Sirio è un investigatore privato dal passato oscuro che ha smesso da tempo di credere nei buoni. Vive nel ghetto di una città cupa e degradata, fuma troppo, parla con il suo lupo siberiano e accetta solo i casi che sanno di guaio. Quando una donna bussa alla sua porta nel cuore della notte, dicendogli che suo marito – un notaio rispettato – è stato assassinato in modo rituale, Sirio accetta.
Ma il cadavere non è solo morto: è un messaggio. E a ogni passo, quello che sembra un semplice delitto si trasforma in una corsa verso l’orrore, dove Sirio esplora i meandri più bui della città e i propri demoni interiori insieme a strane figure come Dotty, Zigg, Arndìs e Baron.  

Frecciate di ossidiana, libri scritti in lingue dimenticate, sette misteriose, vecchi professori che svaniscono nel sangue. E quattro squinternati che hanno fatto qualcosa di molto, molto sbagliato. 

Sirio non cerca giustizia. Cerca di sopravvivere. Ma in questa città marcia e velenosa, anche restare vivi ha un prezzo. E a volte, l’unico modo per trovare la verità… è sporcarsi le mani. 

Dinamite, alcool e una caterva di legnate è un romanzo pulp imperdibile per gli amanti del genere e non solo. Pura dinamite di talento letterario, si resta ubriacati di parole e parolacce, e silenziosamente in attesa di ricevere una legnata nei denti.